Era Meiji - Saigo Takamori e la rivolta di Sastuma

Inizio dell'epoca moderna (1868-1912)

Nel 1871, vi era stata l’abolizione del sistema han, ovvero dei feudi e dei relativi Daimyo, signori feudali, e delle classi sociali divise in casta.

Questi sovvertimenti sociali e culturali fecero scaturire un malcontento tra le fila dei samurai il cui simbolo il Daisho era stato dichiarato illlegale. Culmine si ebbe con la rivolta di Satsuma quando circa 2000 uomini fedeli allo shogun si batterono contro le armate imperiali. A capo della rivolta c'era il samurai Saigo Takamori, un condottiero militare sotto il Daimyo di Satsuma, isola di Kyushu, nell’ultimo periodo del Bakufu Tokugawa e nei primi anni della riforma Meiji (1864/1877).

Pur avendo avuto un ruolo chiave nell’abolizione del sistema feudale e nella formazione di un esercito regolare, Saigo si oppose alla modernizzazione forzata del Paese e all’apertura al mondo occidentale cercando di creare contrasti con la Corea nella speranza di scatenare una guerra. Le mosse di Saigo furono placate e lui fece ritorno nel feudo nativo di Kagoshima.

Qualche tempo più tardi Saigo organizzo un’accademia militare tradizionale privata con l’idea di formare nuovi samurai. Ai samurai era stata riconosciuta una rendita sotto forma di vitalizio, ma difatti il loro ruolo era venuto meno. L’ingresso nell’accademia militare di samurai che avevano abbandonato gli incarichi governativi a Edo perchè delusi dal governo centrale, insieme all’influenza che questo ebbe sulla politica della provincia fece alzare i timori di una prossima rivolta. E’ in questo scenario che nasce la ribellione di Satsuma.

L’esercito regolare governativo, 300 mila uomini, guidato da ufficiali di rango samurai sedò la ribellione in pochi mesi usando tecniche e armi moderne contro i 40 mila samuari di Saigo. Nell’ultima battaglia, di Shiroyama, i ribelli ridotti a 400 si batterono per preservare il ruolo tradizionale della classe guerriera. Nella fasi finali della battaglia gli insorti utilizzarono tecniche di guerra tradizionali con spade e archi. Saigo ferito gravemente durante la battaglia chiese ad un compagno di assisterlo durante il cerimoniale del suicidio rituale detto Seppuku, che prevedeva il taglio, auto inflitto, dell’addome seguito dalla decapitazione per mano del compagno. La morte di Saigo preservò il suo onore e mese fine alla ribellione. A questo evento assistette anche un ufficiale militare americano, John Capen Hubbard.

Se vi state chiedendo se la storia è già nota nella vostra memoria, forse ricordate il celebre film “L’ultimo samurai” in cui l’attore Tom Cruise interpreta appunto quest’ufficiale stuatunitense e Ken Watanabe interpreta Saigo con il nome di Katsumoto.

La fine dell'epoca dei samurai porta in realtà alla rivalutazione di questa figura dal sanguinario e feroce guerriero alla figura del nobile samurai che oggi è accettato come senso comune.

Usi cerimoniali samurai persi nel corso del tempo vengono recuperate dalla famiglia del clan Ogasawara che ha mantenuto lo studio di tali pratiche come uno dei cardini della scuola: Yabusame (tiro con l’arco a cavallo), cerimonia del Tè, etichetta rituale e cerimoniale.Queste pratiche recuperate e reintrodotte nella corte imperiale vengono recuperate anche da Jigoro Kano che le introduce come pratica comune nei dojo: saluto ritsurei e zarei, Kagami biragi, Dojo biragi, ecc.


つづく