Rinnovamento Meiji

Una rivoluzione sociale, politica e religiosa

Nel 1866 il Giappone si avvia a un radicale cambiamento. Per secoli ha mantenuto una politica isolazionista ed è vissuta in un medioevo pacifico grazie alla famiglia shogun Tokugawa. Per circa 250 anni le classi sociali si sono stratificate in caste dai nobili di corte e famiglie samurai al di sotto della quale c'erano le caste produttrici come i contadini che erano vessati dalle tasse e tenuti in regime di sudditanza ma erano comunque tenuti in considerazione fino ad arrivare agli artigiani e ai disprezzati mercanti.
L'arrivo degli americani e l'apertura del Paese all'occidente porta ad una rivoluzione industriale. Il paese ha bisogno di infrastrutture e i soldi per costruire un paese moderno vengono dati dalla nuova borghesia nascente che nasce proprio dalle caste più basse, quelle dei commercianti.

Difatti l'arrivo delle navi nere del Commodoro Perry fanno accendere la scintilla di una contraddizione del sistema socio economico che ha portato alla nascita di arti quali il teatro Kabuki e i Manga.

Nella restaurazione, viene restituito il pieno potere all’imperatore, viene abolito lo Shogunato, vengono aboliti i clan Samurai che comandano dei domini territoriali e al suo posto nascono le prefetture, il Daisho (simbolo dei samurai) viene reso illegale. Ci sono molte sommosse dei Samurai ma vengono sedate dal nuovo esercito regolare imperiale composto da Hashigaru con fucili moderni.

Viene promulgata una legge che vieta la contemporaneità nei luoghi di culto di Buddismo e Shintoismo.

Un episodio del Haibutsu kishaku, movimento per estromettere il buddismo dal Giappone del periodo Meiji 
fonte: wikimedia

Lo Shintoismo legato alla figura dell’imperatore diviene religione di Stato, il Buddismo viene allontanato. La legge prevede illegalità delle pratiche Shugendo.


Se da un lato la riforma decreta la morte della casta dei samurai, dall’altro viene fatta un’opera di rivalutazione di questa figura, viene romanzata e diviene la figura che comunemente è nella mente di tutti, come di un guerriero intento anche allo studio delle arti e della poesia, figura molto lontana dal sanguinario guerriero del periodo Sengoku.

つづく